Isolamento interno ed esterno: tutto quello che c'è da sapere

01 May 2019

Riqualificare un edificio è un’operazione estremamente complessa. La prima scelta che si deve affrontare riguarda se intervenire sull’interno o anche sull’esterno, un’opzione quest’ultima che richiede, nella maggior parte dei casi, delle modifiche all’estetica dell’immobile. Questo problema riguarda essenzialmente gli edifici storici, con decorazioni di pregio, che non possono essere in alcun essere intaccati. Inoltre, la riqualificazione energetica esterna, pur garantendo maggiori risultati in termini di risparmio energetico, comporta costi più elevati (sia dei materiali che della manodopera) che tempi di lavoro più prolungati.

Ecco allora alcune proposte su quali soluzioni adottare.

Isolamento esterno

Consiste nell’applicazione di pannelli isolanti, mediante incollaggio e fissaggio meccanico con tasselli a testa larga (a taglio termico), sulla superficie esterna della parete preventivamente preparata e finitura con intonaco rasante a più strati con interposta una rete in fibra di vetro. Possono essere impiegati materiali isolanti di natura diversa (fibrosa o cellulare, naturale o sintetica) avendo cura di scegliere in modo coerente sia le colle che il rasante.

Isolamento interno

Consiste nell’applicazione di pannelli composti (isolante e cartongesso con barriera al vapore) mediante incollaggio e fissaggio sulla superficie interna delle pareti di tamponamento, o nello spessore della sottostruttura del cartongesso. La finitura è realizzata mediante la stuccatura delle lastre di gesso. Un’interessante applicazione prevede l’utilizzo di materiali termoriflettenti, caratterizzati da elevate prestazioni termiche e ridotti spessori; tali materiali devono essere posati in opera tra due intercapedini d’aria. Con questa soluzione la parete rimane fredda e pertanto è frequente il rischio di condensa interstiziale; inoltre determina una riduzione del volume interno netto degli ambienti.

Isolamento in intercapedine

Consiste nell’applicazione mediante insufflaggio di materiale isolante sfuso direttamente nell’intercapedine delle pareti a cassavuota; tale operazione viene eseguita con apposite macchine in grado di “soffiare” il coibente attraverso dei fori a sezione ridotta. Tale sistema, particolarmente economico, non consente la correzione dei ponti termici, e in alcuni casi può comportare la comparsa di muffe e macchie sul lato interno della parete.

Solaio di pavimento

L’isolamento del pavimento su locali non riscaldati può essere effettuato superiormente o inferiormente alla soletta. Può venire eseguito su qualsiasi tipo di supporto dopo un’idonea preparazione. Qualora si intervenga su pavimenti o solai controterra, è opportuno realizzare un vespaio aerato al fine di evitare il contatto diretto tra strutture e terreno: solitamente vengono utilizzati elementi sagomati prefabbricati che, posti sopra un piano orizzontale, creano uno spazio per la circolazione dell’aria, staccando l’edificio dal suolo.



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