Bonus casa: tutto quello che c'è da sapere per il 2019 | ristrutturare casa

11 April 2019

Ristrutturazioni, risparmio energetico, mobili e giardini: anche per il 2019 lo Stato continua ad investire sul recupero edilizio ma soprattutto sul risparmio energetico e messa in sicurezza antisismica. La grande novità è la possibilità – già attiva dal 2018, ma perfezionata in questo anno – di cedere il proprio credito fiscale a grandi aziendearrivando a recuperare sino al 65% dei costi sostenuti: una possibilità che ha aperto la strada alle offerte dei big dell’energia per riqualificazioni condominiali a costi, di fatto, ridotti. E le proroghe per tutto il 2019 dei bonus in scadenza al 31 dicembre 2018 confermano la tendenza di una grande attenzione al mercato delle ristrutturazioni, ormai volano fondamentale del comparto edilizio. Ma anche al miglioramento della qualità della vita in casa propria e nel condominio sotto il profilo della salubrità e della sicurezza.

Nel 2019 sono stati confermati anche i bonus fiscali più tradizionali: quello del 50% per i lavori di recupero edilizio, dalla manutenzione straordinaria (anche quella ordinaria per i condomìni) alla ristrutturazione vera e propria e quello per i mobili acquistati in abbinamento ai lavori, per sostenere il settore dell’edilizia e dell’arredo. Prorogato anche l’incoraggiamento a giardinieri e vivaisti: la manutenzione di parchi e giardini privati beneficia della detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute anche nel 2019, sia dai privati che dai condomìni.

In questo articolo ci soffermeremo in particolare sul bonus per la ristrutturazione della casa, per poi approfondire, nell’articolo che pubblicheremo nei prossimi giorni, la cessione del credito.

La legge di Bilancio 2019 ha prorogato sino al 31 dicembre 2019 la detrazione Irpef per le ristrutturazioni edilizie che consente di detrarre il 50% delle spese sostenute sino al 31 dicembre 2019 per interventi di recupero eseguiti su abitazioni e pertinenze, entro il limite di 96mila euro. La proroga a tutto il 2019 riguarda anche la detrazione del 50% per l’acquisto di abitazioni facenti parte di edifici interamente ristrutturati da imprese (detrazione da applicare sul 25% del prezzo d’acquisto, sempre nel massimo di 96mila euro) e la detrazione del 50% per l’acquisto o realizzazione di box pertinenti alle abitazioni. A partire dal 1° gennaio 2020 la detrazione sarà fruibile nella misura del 36% su un ammontare di spesa non superiore a 48mila euro per unità immobiliare. Questa, infatti, è la misura prevista a regime dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86. L’agevolazione spetta sia per le spese relative a lavori eseguiti su singole unità immobiliari, che per quelle eseguite su parti comuni condominiali e comprende anche le spese di progettazione e le prestazioni professionali connesse all’esecuzione delle opere edilizie.

La detrazione fiscale per la ristrutturazione punto per punto.

  • La detrazione del 50% si applica per gli interventi di recupero edilizio eseguiti su case, pertinenze e parti comuni condominiali
  • La detrazione compete: al proprietario dell’abitazione o al titolare di diritto reale di godimento; al detentore; al familiare convivente con questi soggetti
  • A partire da 1° gennaio 2018 è necessario inviare una speciale comunicazione all’Enea se sia stata richiesta la detrazione per intervento di risparmio energetico
  • In presenza di prosecuzione nel 2019 di lavori iniziati nel 2018, il limite massimo cui commisurare la detrazione per i due anni non può superare i 96mila euro
  • La detrazione residua si trasferisce, salvo diverso accordo delle parti, all’acquirente persona fisica dell’unità immobiliare
  • La detrazione è subordinata alla regolarità urbanistica dell’intervento tenuto conto di quanto previsto nel Dpr 380/2001 e nel regolamento edilizio comunale
  • Nell’ipotesi in cui non sia necessario il provvedimento urbanistico abilitativo dei lavori è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto notorio
  • Gli interventi di recupero dei fabbricati di edilizia residenziale (manutenzione straordinaria e anche ordinaria per gli spazi comuni condominiali, restauro-risanamento conservativo e ristrutturazione) sono soggetti all’Iva con l’aliquota ridotta del 10%, con l’eccezione prevista per i beni significativi
  • Per l’acquisto dei beni significativi si rende applicabile l’Iva con l’aliquota del 10% solo se insieme viene fornita anche la manodopera per l’installazione
  • Ai fini della detrazione del 50% occorre inviare una raccomandata, preventivamente all’inizio dei lavori, alla Asl competente per territorio
  • Prorogata fino al 31 dicembre la detrazione Irpef del 36% per le spese sostenute per il verde 12. Sono detraibili gli interventi di isolamento acustico: prodotti fonoassorbenti e spese di installazione.


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