Cucurneo.
Tintinule.
Chiave del trullo.
O semplicemente pinnacolo.
Ogni trullo, qualsiasi sia la sua dimensione, termina sempre con un pinnacolo, ovvero un elemento cuspidato che chiude il cono.
Il cono si compone generalmente da quattro parti:
1) gli ultimi filari di chiancarelle imbiancati a calce;
2) il cannarile, con forma cilindrico o a tronco di cono;
3) la carrozzella o scodella su cui si poggia il quarto elemento;
4) la cocla, ricavata da un unico pezzo di pietra.
Così come per le i simboli disegnati sui coni, anche il pinnacolo è per molti un elemento non solo decorativo, ma anche e soprattutto religioso/pagano. Collegamento tra cielo e terra, tra sacro e profano, il pinnacolo farebbe pensare a una riproduzione delle forze cosmiche che interagiscono con la terra.
Altre tesi, invece, sostengono che il pinnacolo rappresenti la cifra stilistica, una sorta di firma scultorea, del mastro trullaro; infine, i più, lo collegano a un elemento distintivo delle famiglie che appartenevano allo stesso ceppo e che usavano lo stesso simbolo distintivo sulle proprie abitazioni.
Il pinnacolo più conosciuto ha forma sferica o a forma disco, ma non mancano anche pinnacoli con forme più complesse, come un poliedro con croce o stella o cono.
Qualunque sia la forma o la dimensione, i pinnacoli presenti su tutti i trulli rappresentano, nonostante il passare dei secoli, un vanto di bellezza e di unicità.